venerdì 24 maggio 2019

Ancora sull'Iftar di Marzabotto

Il titolo è semplicissimo ed in molti non potranno fare a meno di esclamare
ANCORA !
Ed in effetti come biasimarli, se ne sono lette tante che ne siamo un po tutti saturi ma, credetemi, non ho potuto fare a meno di scriverlo questo pezzo, e mi spiego.

Per quei pochi, vere mosche bianche, che non abbiano sentito parlare della querelle che ha infiammato Marzabotto ho riportato il manifesto che annuncia per il primo Giugno l'Iftar in piazza DI FRONTE ALLA CHIESA, ed è proprio sulla location che si è scatenata la bagarre.
Provocazione, vilipendio, mancanza di rispetto sono solo alcune delle parole che ci è stato dato di leggere.
Non sto qui a spiegare cos'è l'Iftar vi dico solo che da mezzo ignorante in materia, a parte un breve periodo di quattro anni passati in Accademia con i miei compagni di corso algerini, tunisini ed iraniani (allora persiani ma comunque musulmani) ed a parte i due anni in cui ho avuto come compagno di cameretta un ragazzo algerino (ciao Reida anche se non ci sei più), dicevo a parte questo ero abbastanza ignorante in merito.
Mi sono quindi informato in rete e che ti scopro ?
Primo che l'Iftar non è una festa religiosa, ma questo di per se vorrebbe dire poco e non condannerebbe a priori l'indignazione dei benpensanti cattolici , e no scopro che questa usanza di celebrare da parte degli stranieri musulmani l'Iftar insieme ai nativi locali è una cosa che si perde nella notte dei tempi ( intendo ricerca possibile in rete ) ed, udite udite, spesso spessissimo coinvolgendo la comunità cristiana locale.

Ho scelto tutto sommato un articolo recente (link all'articolo ), del 2017, ho scelto questo perché l'ha pubblicato "Il Giornale" che non è certo un giornale sinistrorso e buonista e poi perché riportava un resoconto dettagliato.
Quando leggi
" Musulmani a cena in parrocchia per celebrare il ramadan Islamici e cattolici seduti allo stesso tavolo per celebrare il digiuno. Nella stessa parrocchia si erano tenuti le elezioni del direttivo della moschea e i corsi di arabo"
oppure
" A fare gli onori di casa: il parroco padre Francesco, con ospiti un centinaio di persone tra migranti, esponenti della comunità islamica e cattolica e delle locali associazioni di volontariato. Ospiti d'onore: il vescovo diocesano Antonio Suetta, da parte cattolica e il responsabile della Comunità Religiosa Islamica Italiana ...."
ecco allora mi sono chiesto ma perché tutto questo can can a Marzabotto ?
Primo siamo in campagna elettorale , tra due giorni si vota, ed ogni appiglio per poterci speculare su viene usato senza remore e poi me ne vengono in mente un altro paio di motivi.
È un poco come la richiesta ormai ciclica di fare il presepe all'interno delle scuole o nei locali del Comune, a Marzabotto puntualmente parte la mozione in Consiglio Comunale con richiesta in tal senso, tradizione consolidata come se non di più del Natale, ma mica solo a Marzabotto , citando il Manzoni "Dall'Alpi alle piramidi ...".
C'è un altro motivo a mio avviso e questo molto serio.
L'Italia purtroppo non ha una destra moderata e liberale come quella inglese o americana, ha saputo solo esprimere una destra paternalistica e verticistica tutta protesa alla salvaguardia degli interessi dell'élite relegando i problemi sociali all'ultimo posto , un fastidio da cui era meglio distogliere l'attenzione magari additando il diverso.
Questo modo di fare si è ingigantito complici i social  che permettono a chiunque di fare spettacolo senza mai portare delle "pezze di appoggio" storiche, filosofiche, dati oggettivi verificabili su cui confrontarsi.
Marzabotto in questo è al TOP , ed è ovvio che una destra di tal genere risalti per la propria inadeguatezza in queste valli che hanno subito gli orrori nazifascisti.
Non ho un'ultima frase con cui concludere anche perché il malessere è profondo e ci vorrà una cura energica e prolungata, sono comunque un inguaribile ottimista e confido nel discernimento delle persone !

[Gaspare Ruggeri]

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